Il MONOTEST SOLFATI è un test torbidimetrico, che richiede necessariamente l’impiego di un fotometro e perciò non si presta ad una comparazione visiva analoga a quella usata per i test colorimetrici.
Tuttavia anche senza un fotometro è possibile determinare i solfati per via indiretta, ricavandoli dal bilancio ionico. Come è noto, i sali contenuti nell’acqua sono dissociati in cationi e anioni e la somma dei cationi deve essere uguale alla somma degli anioni. Spesso la concentrazione dei cationi e degli anioni non è espressa mediante una misura unitaria, in quanto ad esempio il calcio è indicato come ppm Ca, il magnesio come ppm Mg, i cloruri come ppm Cl, ecc. Analogamente a quanto avviene per un bilancio in valuta, nel quale, prima di fare le somme, tutti gli importi in dollari, marchi, franchi, ecc. debbono essere trasformati nella valuta del paese, è necessario riportare tutti i valori indicati per i cationi e gli anioni a un denominatore comune. La “valuta” usata in Italia, in Francia e in molti paesi anglosassoni è: ppm CaCO3. Per il bilancio ionico ci si limita normalmente ai seguenti valori:
CATIONI
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ANIONI
|
calcio (Ca) ) costituiscono la “durezza”
magnesio (Mg) ) |
bicarbonato (HCO3) corrisponde all’alcalinità m |
sodio (Na) non costituisce “durezza” |
cloruri (Cl) ) costituiscono i cosiddetti
solfati (SO4) ) “anioni forti”
nitrati (NO3) ) |
concentrazioni eccezionalmente elevate di
silice possono essere legate a sodio, che in
tal caso va considerato nel bilancio |
anidride carbonica (CO2) ) senza cationi consi-
silice (SiO2) ) derati nel bilancio
) ionico |
In Italia esistono molte acque praticamente prive di sodio, o contenenti quantità minime di sodio. In questi casi, nel bilancio ionico, la quantità di anioni corrisponde alla durezza totale e pertanto la quantità di solfati corrisponde alla differenza tra la durezza totale e la somma di bicarbonati, cloruri e nitrati.
Se l’acqua contiene quantità apprezzabili di sodio, bisogna invece determinare prima di tutto la quantità totale di anioni forti, preparando il campione mediante il kit “anioni forti” (codice 1008) e misurando la sua acidità minerale (acidità m). La concentrazione di solfati risulta dalla differenza tra l’acidità minerale trovata e la somma dei cloruri e nitrati.
Nei kit HYDROCHECK la maggior parte dei risultati è espressa come gradi francesi. Per effettuare il bilancio ionico in ppm CaCO3 si usano i seguenti fattori di moltiplicazione:
VALORE ORIGINALE
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Onde ottenere ppm CaCO3 MOLTIPLICARE PER
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°f (grado francese)
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10
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ppm Ca
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2,5
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ppm Mg
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4,1
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ppm Na
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2,18
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ppm HCO3
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0,82
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ppm Cl
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1,41
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ppm SO4
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1,04
|
ppm NO3
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0,81
|
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