Come scegliere un ossimetro?

La risposta a questa domanda è strettamente correlata all’obiettivo della misurazione. Prima di tutto bisogna considerare se si tratta di misurare l’ossigeno in un gas oppure l’ossigeno disciolto in acqua o in un liquido.

Generalmente la misura in un gas serve per i casi in cui si deve lavorare in assenza di ossigeno, in atmosfera inerte. La Syland Scientific fornisce diversi tipi di ossimetri adatti allo scopo, per i quali è richiesta la taratura in percento (anziché in ppm o ppb). Quelli più semplici ed economici forniscono semplicemente la misura dell’ossigeno presente nell’atmosfera in cui l’elettrodo si trova. I tipi più sofisticati incorporano una pompa di aspirazione e possono essere dotati anche di un allarme che segnala il raggiungimento del livello di ossigeno minimo sotto al quale il processo (ad esempio saldatura in atmosfera inerte, confezionamento di determinati prodotti, ecc.) può avere inizio.

La misurazione dell’ossigeno disciolto in un liquido presenta problemi più complessi, in funzione del campo di impiego, delle caratteristiche del liquido e delle concentrazioni di ossigeno da misurare. Alcuni esempi:

•  acqua di alimentazione per generatori di vapore. E’ richiesta una misurazione possibilmente continua, a livello di ppb (1 ppb = 0,001 ppm) con la massima stabilità di misura e una risposta molto veloce •  ricerca. Ad esempio all’università di Regensburg, nel quadro di ricerche sulla produzione primaria di fitoplancton in laghi e fiumi è stato richiesto uno strumento in grado di misurare variazioni di 0,05 ppb nel giro di secondi, che la Syland Scientific è stata in grado di fornire •  acqua di fiumi, laghi o mare. Misurazione dell’ossigeno in concentrazioni di ppm anche a grande profondità •  vasche di impianti di depurazione biologica. La quantità di ossigeno immessa mediante turbine o compressori, dell’ordine di diversi ppm, deve essere sufficiente per i processi biologici, ma non eccedere tale livello per non sprecare energia •  misurazione del BOD in laboratorio. Si misura il consumo di ossigeno nel tempo in ppm. In funzione della diluizione dei campioni è richiesta una precisione al secondo decimale. •  Acqua di ittiocolture. Precisione in ppm, per garantire sempre una quantità di ossigeno sufficiente allo sviluppo e alla crescita dei pesci.

In tutti i casi è utile, o addirittura indispensabile, avere

•  risposta praticamente immediata •  possibilità di rilevare anche minime variazioni della concentrazione dell’ossigeno •  massima affidabilità dei risultati •  misurazione contemporanea della temperatura •  compensazione automatica della temperatura •  compensazione automatica della pressione •  assenza o riduzione al minimo della deriva •  minima manutenzione

Tutti gli strumenti della Syland Scientific a elettrodo attivo soddisfano queste esigenze. Per casi particolari (ad esempio misurazione dell’ossigeno nella produzione della birra, dove le grandi quantità di anidride carbonica rovinerebbero in tempi brevi un elettrodo attivo), possono essere forniti anche strumenti con elettrodo passivo.

Un capitolo a parte va dedicato a un’adeguata agitazione del campione, indispensabile per ottenere una misura affidabile e stabile, come è richiesta ad esempio per asservire una turbina di aerazione all’ossimetro. Per la misurazione di tracce di ossigeno è indispensabile ricorrere ad una cella di misura ad attraversamento, con agitatore integrato. A questo proposito rimandiamo all’articolo “analisi ossigeno e agitazione”, scaricabile dal nostro sito internet. Tutti gli strumenti Syland Scientific possono essere completati con l’apposito agitatore brevettato Magnotron 2000, che è addirittura integrato negli strumenti più sofisticati.

Data la grande varietà di casi possibili, consigliamo comunque di interpellarci di volta in volta per la ottimizzare la scelta del tipo di ossimetro.