Come funziona l’analisi dell’ossigeno mediante gli ossimetri Syland da voi proposti? Qual’è il limite minimo di determinabilità? Quale la riproducibilità alle bassissime concentrazioni, tipiche ad esempio di un degasatore termico?

Gli ossimetri Syland Scientific sono basati sulla polarografia: l’elettrodo di lavoro, che è ricoperto da una membrana, consuma elettroni per via elettrochimica (riduzione), secondo l’equazione:

O 2 + H 2 O + 4 e – à 4 OH –

Gli elettrodi Syland Scientific sono del tipo ATTIVO, contrariamente alla maggior parte degli elettrodi concorrenti, che sono del tipo passivo. L’elettrodo attivo non richiede la corrente di polarizzazione, che caratterizza invece gli elettrodi passivi.

In presenza di ossigeno, l’elettrodo attivo genera la corrente che viene misurata nello strumento. La produzione di corrente avviene istantaneamente anche se l’ossigeno è presente solo in tracce minime. Per questa ragione gli ossimetri Syland Scientific non richiedono azzeramento e sono in grado di misurare in modo affidabile addirittura concentrazioni limite di 0,1 ppb di ossigeno!

La riproducibilità delle misure è eccellente anche alle bassissime concentrazioni, data l’assoluta stabilità dello zero e l’assenza di deriva dell’elettronica.

I pregi degli ossimetri Syland Scientific possono essere così riassunti:

•  risposta praticamente immediata •  possibilità di rilevare anche minime variazioni della concentrazione dell’ossigeno •  massima affidabilità dei risultati anche nel campo delle ppb o frazioni di ppb •  compensazione automatica di temperatura e pressione •  misurazione contemporanea della temperatura •  possibilità di misurazione anche in condizioni di turbolenza e a grandi profondità •  assenza di deriva •  minima manutenzione

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